domenica 10 novembre 2024

Come nasce ada: 10 domande al titolare


https://fai.informazione.it/daiblog/BB0D6805-7B3D-4C0D-913B-D7064EBE3DF2/Una-startup-all-insegna-del-sociale 

                   10 DOMANDE AL FONDATORE DI

ADA - TRASPORTO E ASSISTENZA FAMILIARE

Il Trasporto sociale costituisce un fondamentale servizio di facilitazione della mobilità di persone prive di un’idonea rete familiare di supporto e non in grado di muoversi in modo autonomo.  Infatti la Regione Toscana ha inserito nel "nomenclatore sociale" il trasporto sociale come mezzo di trasporto "pubblico o privato" volto a garantire lo spostamento di persone a ridotta mobilità.

LOGO ADA orig 3.pngGiacinto Tufaro

 

§  Come e quando hai iniziato a fare questo lavoro?

Dopo essere andato in pensione, nel 2018, ho frequentato un corso bandito dalla Regione Toscana per acquisire competenze specifiche nell'assistenza domiciliare e accompagnamento di persone con problemi motori.

§  Quindi?

Ho investito nell'acquisto di un mezzo attrezzato per il trasporto di persone con limitata autonomia personale

§  Quali sono le difficoltà che hai incontrato ?

In effetti qualche problema  mi si è presentato; ho riscontrato che il servizio che intendevo svolgere, all'amministrazione pubblica non risultava negli elenchi da autorizzare a privati, in quanto già svolto dal terzo settore . Dopo mie insistenze e legislazioni alla mano, hanno riconosciuto  che anche ai privati venisse riconosciuto operare in questo settore, perché la competenza acquisita aveva un carattere professionale.

§  Quali competenze e autorizzazioni servono, dove operi e a chi ti rivolgi?

Questo servizio viene svolto come operatore individuale professionale, con veicolo collaudato Mot. Civ. e adattamenti speciali per persone non deambulanti, viene autorizzato a transitare in ZTL e corsie riservate, è erogato in forma privata, da persona qualificata e giuridicamente autorizzata, con P.IVA e posizione INPS, non necessita di patenti tematiche e di registri camerali, interviene su tutto il territorio nazionale, ma in presenza di convenzione pubblica, in ambito regionale che ti accredita, ed è rivolto ad anziani, minori e disabili, per raggiungere agevolmente luoghi di cura, di lavoro, centri diurni, strutture sanitarie, scolastiche, eventi ludici/ricreativi e ritorno.

 §  Cosa ti ha spinto a fare questo lavoro?

Innanzitutto la figura del pensionato che va ai giardini o a curiosare i lavori stradali o guardare la TV sdraiato sul divano mi preoccupava, insomma cercavo un impegno per continuare a essere attivo.

§  Quale è stato il tuo percorso per inserirti a fare questo lavoro?

Nel 2017 era l'anno in cui mi preparavo a uscire, da li a poco, dal mondo lavorativo. Ero in cassa integrazione ed ho approfittato per frequentare un corso che mi abilitasse professionalmente per rendere il mio futuro pensionistico utile e impegnativo.

§  Cosa significa per te fare assistenza e accompagnamento a persone con ridotta mobilità?

A questa domanda rispondo  con molta franchezza: ho unito l'utile al dilettevole. Le famiglie e le persone con ridotta mobilità trovano un riferimento alle loro esigenze, alzarmi la mattina per aiutare i più deboli, e sapere di essere utile e impegnato mi fa stare meglio  sotto ogni punto di vista.

§  Chi devi ringraziare

La mia indole caratteriale e una buona dose di coraggio che mi ha sempre accompagnato. Errori ne ho fatto ma ho sempre recuperato. Non rinnego il passato ma se nascessi di nuovo il mio lavoro sarebbe questo.

§  Consiglieresti questo lavoro e a chi

E' un lavoro che consiglio a quei pensionati intraprendenti che non si arrendono, ma soprattutto ai tanti giovani che cercano una occupazione: è un lavoro libero, che si gestisce con poco investimento ma che rende la giornata piacevole anche dal punto di vista economico.

§  Come vedi il tuo mondo fra 10 anni

Ho 72 anni, spero di andare oltre certi limiti, ma è nell'associazionismo culturale, finalizzata al raggiungimento di un servizio più capillare sul territorio, che la soluzione può concretizzarsi un futuro in questo settore. La crescita delle esigenze di mobilità delle  persone con disabilità che ho avuto modo di verificare in questi anni, rappresenta un indicatore dinamico e positivo di sviluppo sociale e lavorativo; farsi carico di istituire una struttura  specifica per queste finalità è un progetto realizzabile che un giovane non può ignorare. La definizione e compiti di tale struttura, dovrà esprimere un’articolazione secondo interessi sociali volti ad agevolare la viabilità delle persone svantaggiate e garantire un aiuto concreto alle loro famiglie.

 

domenica 7 aprile 2024

DISABILITA' E PROGETTI DI VITA Desideri spesso delusi per scale e ascensori mancanti


https://fai.informazione.it/15CEA6FE-D4DA-4F04-BA4A-EA9D23242660/DISABILITA-E-PROGETTI-DI-VITA-Desideri-spesso-delusi-per-scale-e-ascensori-mancanti

DISABILITA' E PROGETTI DI VITA

Desideri spesso delusi per scale e ascensori mancanti

Anche poter raggiungere la sede stradale facilmente è un progetto di vita per un disabile in carrozzina e prigioniero in un condominio senza ascensore. Eppure è ciò che ogni giorno, da 5 anni, un operatore individuale per accompagnamento di persone svantaggiate è costretto a registrare. Si parla spesso di ricerca partecipata, di valutazioni complessiva dei bisogni, di potenzialità e desideri di una persona disabile, ma spesso ci si trova davanti a barriere insormontabili quali l'assenza di ascensori in condomini datati. Come ne veniamo fuori da questo isolamento? La Società della salute interviene con attrezzi in comodato (montascale mobile) ma con alcuni vincoli; viene concesso il comodato se serve per andare a scuola o in centri diurni, diversamente bisogna arrangiarsi.

Infatti la distribuzione non capillare di questi ausili penalizza un gran numero di persone non supportate da questo servizio e costrette a rivolgersi ad enti privati e non, che permetta loro di superare le scale condominiali in assenza di ascensore.

Infatti, fra le attività e funzioni in cui un amministratore svolge il suo ruolo, vi sono la raccolta e segnalazioni provenienti dalle persone con  disabilità, da chi li rappresenta, dai familiari e dalle associazioni, che andrebbero accolte per intervenire a favore di queste e supportarle.

Quale miglior soluzione se non collaborare con le attività che svolgono questi servizi dando loro il mezzo in comodato per svolgere l'aiuto capillare mancante e richiesto dal disabile con conseguente risparmio per la pubblica amministrazione?

Il progetto di ascensore mancante è un tassello del più ampio e articolato bisogno del disabile, che le Regioni e i Comuni dovrebbero portare avanti insieme agli operatori che svolgono con passione e impegno l'aiuto alla persona con disabilità, inclusi gli strumenti operativi, con l’obiettivo finale di favorire percorsi di accompagnamento caratterizzati da un approccio per offrire opportunità concrete alla persona e la sua famiglia.

Il progetto di vita lo si costruisce con la persona e con la famiglia, uscire di casa anche solo per una boccata d'aria ai giardini, è un bisogno e al tempo stesso desideri e obiettivi di vita, perché si mette al centro la persona nel suo complesso,  creando un vero e proprio percorso di vita, di assistenza e di opportunità.

Giacinto Tufaro ADA- Servizi Sociali  

 

 



mercoledì 6 marzo 2024

A FIRENZE MANCA IL GARANTE DELLA DISABILITA'


https://fai.informazione.it/9CD10980-FE2E-4E1B-B79A-586DFA65052E/A-FIRENZE-MANCA-IL-GARANTE-DELLA-DISABILITA?fbclid=IwAR1wK8-rK0V9Y4j_v8koUTc5y389a5OJhgxpbInCu5uwyRoa31pviLytQWo#:~:text=Il%20Governo%20ha,Tutela%20della%20privacy

Appello accorato di un operatore individuale all'amministrazione pubblica Fiorentina

Il Governo ha dato l'ok al decreto legislativo Garante nazionale disabilità, ma sarà operativo dal 2025.  Nell’attesa, sono 12 le regioni italiane (e diversi comuni) che si sono dotate in autonomia di una figura a tutela dei diritti delle persone con disabilità.

La figura del Garante è un organismo collegiale composto da tre persone connotate da  indipendenza, professionalità, competenza ed esperienza comprovata nel campo della tutela dei diritti e del contrasto alla discriminazione nei confronti delle persone con disabilità.   

Lo stanziamento per le attività del Garante è identificato in 1.683.000 euro per l’anno 2025 e 3.202.000 euro a decorrere dall'anno 2026. La piena operatività di questa nuova figura sarà quindi possibile solo a partire dal 1° gennaio 2025.


IL GARANTE SUI TERRITORI

Alla luce dei tempi previsti per il raggiungimento della piena operatività della figura del Garante, che richiederanno ancora oltre un anno di tempo, risulta utile fare una mappatura dei territori che, ancora prima della formalizzazione a livello nazionale, hanno istituito il ruolo del Garante per le disabilità, a livello regionale, provinciale o comunale.  Calabria, CampaniaLazio, Lombardia, PugliaSiciliaUmbria e Valle d’Aosta sono le 8 regioni italiane che hanno stabilito, tramite leggi regionali dedicate, l’istituzione di una figura dedicata alla tutela dei diritti solo delle persone con disabilità.

Altre quattro poi (Basilicata, Friuli – Venezia Giulia, Marche e Molise) hanno invece accorpato queste competenze nella figura del Garante dei diritti della persona, che si occupa anche di minori e detenuti. In AbruzzoEmilia-Romagna e Toscana non risulta la definizione di un Garante con copertura regionale, tuttavia molti comuni del territorio si sono adoperati in autonomia. Tra questi Chieti, Ferrara, PiacenzaLivornoPisa, Lucca, Siena, Montopoli, Grosseto e Fucecchio

FIRENZE NON FIGURA TRA QUESTI. 

Da tempo ADA - "trasporto e assistenza domiciliare non residenziale per anziani, minori e disabili"  svolge attività di accompagnamento e trasporto anziani minori e disabili, con obiettivi e azioni in ambiente familiare, fondamentali per il benessere della persona non autosufficiente o con limitata autonomia personale. Nei palazzi senza ascensore vi sono deficienze difficili da superare per un disabile in carrozzina o con problemi di deambulazione, infatti i servizi di mobilità per persone con ridotta mobilità all'interno di tali strutture, sono supportati dalle ASL con montascale mobile a cingoli in comodato d'uso.

La loro distribuzione non è capillare e molte sono le persone che non hanno la fortuna di essere supportati da questo servizio, e si trovano costretti a biasimare un aiuto che permetta loro di superare le scale condominiali in assenza di ascensore.  Sono tante le persone "prigioniere" in casa che spesso non trovano nel servizio di volontariato la disponibilità , costringendoli a rivolgersi al privato, e meno male che esiste. 

Infatti, fra le attività e le funzioni in cui il garante della disabilità può svolgere il suo ruolo vi sono la raccolta e le segnalazioni provenienti dalle persone con disabilità, da chi le rappresenta, dai familiari e dalle associazioni, e può intervenire a favore di queste, convocandole, per supportarle con i mezzi in dotazione alle Società della Salute. Ma affinché venga risparmiata la tiritera che non ci sono abbastanza mezzi per accontentare tutti, la soluzione più semplice è collaborare con le attività che svolgono questi servizi dando loro il mezzo in comodato per svolgere l'aiuto richiesto dal disabile e con conseguente risparmio per la pubblica amministrazione.

Il titolare dell'attività su descritta, fa appello all'amministrazione Comunale, Regionale e provinciale dei Servizi Sociali e al Garante per la disabilità qualora nel frattempo fosse stato nominato, di prendere in esame la segnalazione mettendosi a disposizione per eventuale approfondimento affinché vengano superate e facilitate quelle barriere che attualmente da cinque anni di servizio sul territorio ha avuto modo di riscontrare. 

ADA - Giacinto Tufaro

Giacinto Tufaro
Categoria Cronaca
  

 

venerdì 8 dicembre 2023

Disabilità e relazioni sociali. Centrale è l'azione educativa sulle persone

 

 

Si è celebrato nei giorni scorsi, come avviene da anni, la giornata internazionale del volontario per lo sviluppo economico e sociale. Il 5 dicembre di ogni anno, secondo quanto richiesto delle Nazioni Unite, si osserva questa ricorrenza. 

Infatti i governi degli stati membri sono stati invitati a prendere misure per elevare la consapevolezza dell'importante contributo del servizio di volontariato, in modo da stimolare più persone a offrire i propri servizi come volontari. 

A sostegno di tale impegno l'assemblea Generale ha adottato una serie di raccomandazioni sulle modalità attraverso cui i governi nazionali potrebbero sostenere lo sviluppo del volontariato e ha domandato che fosse data ampia diffusione a queste raccomandazioni.

In questa Giornata si celebra anche l'impegno di molti altri volontari che operano con società civile e con le proprie comunità, per migliorare le vite delle persone che li circondano. Il volontariato costituisce un potente strumento di mobilitazione di tutti i segmenti della società per la costruzione di un mondo migliore. Impegniamoci tutti affinché venga rafforzato il quadro istituzionale che lo sostiene.                                                                                                                                                In passato sono stato coinvolto per un certo periodo come volontario in una comunità, oggi svolgo lo stesso impegno come operatore individuale, aiuto le famiglie a risolvere con serenità tutte le problematiche legate alla mobilità dei soggetti più deboli come titolare di ADA-trasporto e assistenza familiare; seppur non da volontario, in questa ricorrenza mi sono sentito coinvolto.  La disabilità è una relazione sociale, di fronte a persone con oggettive menomazioni prendiamo sempre posizione, classifichiamo, anche se non ne siamo consapevoli. Oggi abbiamo strumenti decisivi come il modello sociale della disabilità, sui diritti delle persone con disabilità, oltre ai classici servizi e dispositivi dello stato sociale. Eppure, tutto ciò non è sufficiente a produrre generalizzate forme di autentico riconoscimento e partecipazione. I pregiudizi, le paure, i pietismi sono ancora molto diffusi e radicati. Ancor prima di norme, leggi, investimenti e questioni tecniche, l’azione educativa in questo campo deve affrontare aspetti relazionali, culturali e sociali di fondamentale importanza. E' altresì importante e necessario riflettere e interrogarsi per costruire azioni educative realmente centrate sulle persone, la loro biografia, il loro futuro, i loro rapporti. 


Giacinto Tufaro
Categoria Salute

sabato 25 novembre 2023

IL LINGUAGGIO DA USARE QUANDO PARLIAMO DI DISABILITA', L'IMPORTANZA DELLE PAROLE GIUSTE

Sisbaglia quando si considerano persone "speciali", sono semplicemente persone

 https://fai.informazione.it/F5EABF20-4FB2-4E10-9D31-5137F06FF95F/Il-linguaggio-da-usare-quando-parliamo-di-disabilita-l-importanza-delle-parole-giuste

Per decenni è stato perpetrato un uso scorretto di numerosi termini che si riferiscono alle persone con disabilità, quali “diversamente abile”, “inabile”, “handicappato”, “portatore di handicap”, “ritardato”, “invalido” La maggior parte di questi termini è adesso considerata quantomeno scorretta, la battaglia per la riconsiderazione di questi termini non è ancor a finita.

Un errore che commettono ancora oggi in molti è evidenziare la disabilità invece che parlare della persona. Pertanto è sbagliato etichettare le persone dicendo “un disabile/un sordo/un cieco”. Le persone devono essere chiamate col proprio nome. Se proprio c’è bisogno di indicare la disabilità si può dire: “una persona con disabilità”, “persona con disabilità intellettiva”, “persona con sindrome di Down” o “una persona cieca/sorda”.

 La disabilità è una caratteristica della persona. Definire i disabili “speciali” non è corretto, sono persone in cui si annida personalità,  tra loro ci sono persone buone e persone cattive, simpatiche o antipatiche. È solo una forma di pietismo e di compassione, che finisce inevitabilmente per discriminare chi vuole soltanto essere trattato in modo spontaneo e naturale. Non dobbiamo mai modificare il nostro linguaggio per cercare di compiacere una persona disabile. Dire “ci vediamo dopo” a un cieco va benissimo, dire “me lo dici dopo” a una persona che usa la lingua dei segni anche, perché si tratta di espressioni che fanno parte della nostra lingua. Proporre di “andare a fare una passeggiata” a una persona in carrozzina è perfettamente accettabile. Bisogna, d’altra parte, chiamare le cose col proprio nome e non cercare di essere a tutti i costi politicamente corretti. Non ha nessun senso tentare di addolcire parole come “cieco, sordo” con “non vedente, non udente” oppure disabile con “diversamente abile” o “diversabile”.

Si può parlare di disabilità in modo spontaneo e corretto, in una maniera che è allo stesso tempo giusta e rispettosa di tutti. La disabilità non è una malattia, pertanto devono essere bandite tutte le parole che rimandano a un’idea di  dolore, limitazione o impedimento, incapacità e sofferenza. Per lo stesso motivo bisogna evitare un linguaggio compassionevole.

Non si deve dire “costretto sulla carrozzina” ma “persona che si sposta in carrozzina”. Se ci pensiamo, la stessa espressione “confinato su una carrozzina” che sentiamo spesso, non è corretta, infatti la carrozzina dà la possibilità alla persona con disabilità di muoversi. Pertanto, la persona non è confinata sulla carrozzina, ma anzi, grazie a essa è in grado di spostarsi. Non basta, non è sufficiente perché ci sono azioni della vita quotidiana che necessitano di aiuto, come lavarsi, vestirsi spostarsi per momenti ludici o lunghi tragitti, come andare al teatro, cinema, stadio oppure visite specialistiche ecc.

 

 

 

 

 

AD ALCUNI DI QUESTI AIUTI, vengono colmati da

ADA - ASSISTENZA E TRASPORTO FAMILIARE

AMPLIANDO L'OFFERTA CON UN NUOVO SERVIZIO:

AUTO ATTREZZATA IN COMODATO

 

ADA - trasporto e Assistenza familiare :

E' un servizio erogato da persona qualificata e giuridicamente autorizzata, interviene nell'ambito territoriale fiorentino e provincia ed è rivolto a persone anziane, minori e disabili, per raggiungere agevolmente luoghi di cura, di lavoro, centri diurni, strutture sanitarie, scolastiche, eventi ludici/ricreativi e ritorno. Aiuta le famiglie a risolvere con serenità tutte le problematiche legate alla mobilità dei soggetti più deboli,  può essere programmato sia in forma collettiva che individuale, in base alle esigenze degli utenti e in relazione alle diverse destinazioni. E' un servizio autorizzato e accreditato dal Comune di Firenze, come da L.R. 82/09, e si prefigge di essere sempre pronto per dare aiuto alle persone svantaggiate e alle loro famiglie. Il titolare Giacinto Tufaro, pensionato di 72 anni, con competenza acquisita in ambito regionale e riconosciuta a livello europeo, svolge direttamente come operatore individuale l’attività da professionista per il trasporto e l’assistenza a persone con limitata autonomia personale. In questi anni di attività si è reso conto che da solo non riesce a soddisfare le tante richieste e ha deciso di invertire la domanda: far fare alle famiglie quello che non riesce a fare lui. La novità sta nel fatto di poter soddisfare ancor di più le carenze riscontrate nei servizi alla persona svantaggiata, mettendo a disposizione della famiglia, un mezzo a guida con patente B, dotato di caratteristiche per trasporto portatori di handicap in carrozzina, garantendo la circolazione in ZTL, corsie preferenziali e zone pedonali di cui gode il mezzo attrezzato, offrendo così una risposta alternativa alla sempre più carente disponibilità di volontari negli enti preposti o all’acquisto di un'auto attrezzata per disabili. Nello specifico si tratta di ausilio gratuito temporaneo per disabili (auto attrezzata), coperto di assicurazione e revisione valida, per soddisfare lo spostamento della persona in carrozzina sul luogo programmato,  generalmente enti di cure sanitarie, RSA, centri diurni, visite specialistiche, momento ludico, ecc.    Per definire in modo personalizzato il corrispettivo non previsto dal comodato e le caratteristiche verbali dell'accordo programmatico, ci si avvale del rimborso spese che verrà quantificato in base ai km percorsi per A/R, facendo riferimento ai consumi per carburante, assicurazione, bollo e manutenzione, con evidente responsabilità dell'autista familiare per danni causati con dolo ed eventuali sanzioni al codice della strada.  Inoltre, ADA - Trasporto e Assistenza familiare risponde alle esigenze del comodato e del trasporto della persona disabile, con la collaborazione di una figura professionale dedicata che seguirà, illustrando, le funzioni prima del ritiro dell'auto attrezzata.

ADA SERVIZI SOCIALI - Giacinto Tufaro

Servizi trasporto assistito

Accreditato Comune Firenze Come da LR 82/09

cell. - 3289216100 -


domenica 12 novembre 2023

MAGGIORI OPPORTUNITA' A FAMIGLIE CON ANZIANI E DISABILI

                             
Auto attrezzate IN COMODATO per famiglie con anziani e disabili

NUOVO SERVIZIO

ADA - ASSISTENZA E TRASPORTO FAMILIARE

AUTO IN COMODATO





https://fai.informazione.it/D0677170-F1C0-4F06-83A7-5AE6C99CE42A/MAGGIORI-OPPORTUNITA-PER-FAMIGLIE-DI-ANZIANI-E-DISABILI-A-FIRENZE


 

ADA - trasporto e Assistenza familiare :

E' un servizio erogato in forma privata, da persona qualificata e giuridicamente autorizzata, interviene nell'ambito territoriale fiorentino e provincia ed è rivolto ad anziani, minori e disabili, per raggiungere agevolmente luoghi di cura, di lavoro, centri diurni, strutture sanitarie, scolastiche, eventi ludici/ricreativi e ritorno.

Aiuta le famiglie a risolvere con serenità tutte le problematiche legate alla mobilità dei soggetti più deboli,  può essere programmato sia in forma collettiva che individuale, in base alle esigenze degli utenti e in relazione alle diverse destinazioni.

E' un servizio autorizzato e accreditato dal Comune di Firenze, come da L.R. 82/09, e si prefigge di essere sempre pronto per dare aiuto alle persone svantaggiate e alle loro famiglie. Il titolare Giacinto Tufaro, pensionato di 72 anni, con competenza acquisita in ambito regionale e riconosciuta a livello europeo, svolge direttamente come operatore individuale l’attività da professionista per il trasporto e l’assistenza a persone con limitata autonomia personale.

In questi anni di attività si è reso conto che da solo non riesce a soddisfare le tante richieste e ha deciso di invertire la domanda: far fare alle famiglie quello che non riesce a fare lui.

La novità sta nel fatto di poter soddisfare ancor di più le carenze riscontrate nei servizi alla persona svantaggiata, mettendo a disposizione della famiglia, un mezzo a guida con patente B, dotato di caratteristiche per trasporto portatori di handicap in carrozzina, garantendo la circolazione in ZTL, corsie preferenziali e zone pedonali di cui gode il mezzo attrezzato, offrendo così una risposta alternativa alla sempre più carente disponibilità di volontari negli enti preposti e all’acquisto di un'auto attrezzata per disabili.  

 Nello specifico si tratta di ausilio gratuito temporaneo per disabili (auto attrezzata), coperto di assicurazione e revisione valida, per soddisfare lo spostamento del disabile in carrozzina sul luogo programmato,  generalmente enti di cure sanitarie, RSA, centri diurni, visite specialistiche. ecc.

Per definire in modo personalizzato il corrispettivo non previsto dal comodato e le caratteristiche dell'accordo programmatico, ci si avvale del rimborso spese che verrà quantificato in base ai km percorsi per A/R, facendo riferimento ai consumi per carburante, assicurazione, bollo e manutenzione, con evidente responsabilità dell'autista familiare per danni causati con dolo ed eventuali sanzioni al codice della strada.

Inoltre, ADA - Trasporto e Assistenza familiare risponde alle esigenze del comodato e del trasporto della persona disabile, con la collaborazione di una figura professionale dedicata che seguirà, illustrando, le funzioni prima del ritiro dell'auto attrezzata.

 

Nota: " Il comodato è il contratto con il quale una parte consegna all'altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto. Il comodato è essenzialmente gratuito (art. 1803 del c.c) " e per gli accordi verbali non necessita di registrazione.

 


sabato 16 settembre 2023

È sempre possibile creare un nuovo progetto da un modello o da un altro progetto.



Infatti il modello attuale, nato nel 2018, richiede un aggiornamento:
La crescita delle esigenze di mobilità delle persone con disabilità rappresenta un indicatore dinamico e positivo di sviluppo sociale. segno di partecipazione alla vita di comunità sanitaria e al mondo del lavoro  monitorato dalle amministrazioni sociali locali per  pianificare e coprire adeguatamente servizi e carenze.

ADA corrierefamiliare ha raccolto questa sfida  e vuole rinnovarsi investendo in un nuovo progetto per esaudire il più possibile le richieste che arrivano da privati, enti e associazioni. 
 




lunedì 27 marzo 2023

AIUTO I PIÙ DEBOLI MA IL COMUNE ..... Mette il freno


O

 Dal suggerimento di Giorgetti di usare la macchina con permesso, si conferma "la burocrazia è un freno", infatti l'assessore Giorgetti dimentica che , essendo un "lavoro", le richieste di aiuto sono tante e spesso sono nello stesso orario ma con destinazione diversa. Pertanto, usare una doppia vettura con altrettanto autista si riesce a soddisfare più richieste. Quindi si conferma la distanza dalla vita reale.


domenica 20 novembre 2022

IL DRIVER SOCIALE






                         DRIVER SOCIALE

sempre pronto a dare aiuto alle persone svantaggiate.


 

UNA STARTUP ALL'INSEGNA DEL SOCIALE

 


 Da tempo a Firenze, gira un minivan attrezzato con pedana per carrozzina, autorizzato a circolare in ZTL e corsie preferenziali, sempre disponibile per offrire un aiuto concreto agli anziani, ai disabili, ai minori e una certezza in più alle famiglie con problemi di mobilità urbana.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02jkfichgyKGfoiJrEATKPZPkULc8pYCbNc8Jubru3PsZCi6QnEVQHEbeXw15FQicAl&id=100086041576551&sfnsn=scwspmo


        

E'attivo inoltre il servizio con montascale mobile per superare agevolmente e in sicurezza le scale in assenza di ascensore.

"ADA-corrierefamiliare", è un servizio professionale socio-assistenziale, rivolto a persone con limitata autonomia personale,  per favorire l’aiuto  nelle famiglie e i disagi delle persone in stato di bisogno.   

E' un servizio erogato in forma privata, da persona qualificata e regolarmente autorizzata,  legato alla mobilità di persone svantaggiate, accreditato dal comune di Firenze come da legge regionale N.82/2009, e interviene nell'ambito territoriale fiorentino e provincia, con servizi  rivolti ad anziani, minori e disabili, per  raggiungere agevolmente luoghi di cura , di lavoro, centri diurni, strutture sanitarie, scolastiche, momento ludico/ricreativo e ritorno.