Secondo gli esperti mondiali
di politiche demografiche, nel 2050 per ciascun
bambino si conteranno quasi quattro bisnonni.
L’invecchiamento complessivo della popolazione è
ogni giorno più tangibile, soprattutto in Italia,
dove gli over 65 sono sempre più numerosi
e sempre più bisognosi della compagnia, delle cure
e dell’assistenza che la famiglia moderna non sa
più garantire. Le misure prese dalle istituzioni
pubbliche non sembrano essere sufficienti, quindi
si stanno diffondendo sempre di più strutture private
per offrire soluzioni innovative. È in questo contesto
che si sono sviluppati nuovi tipi di strutture
residenziali dedicate ad anziani autosufficienti
o parzialmente tali: la casa famiglia
e la comunità alloggio. Non si
tratta di ricoveri o case di riposo, poiché in queste
strutture il numero di ospiti è limitato (da 6 a 12 unità) e l’atmosfera
che si respira è del tutto domestica e familiare.
Grazie all’ausilio di collaboratori socio-sanitari
e alle convenzioni con il personale medico,
gli ospiti della casa famiglia possono mantenere
i loro affetti e le loro abitudini e, anzi, hanno
la possibilità di mantenere attiva la loro
vita relazionale, incrementando i propri
interessi con attività culturali e ricreative appositamente
studiate. Aprire una casa famiglia - comunità
alloggio, in una civile abitazione o nella propria abitazione e con
pochi semplici accorgimenti strutturali, è
un business di successo e socialmente utile.
Per avviare quest’attività non è necessario possedere
particolari requisiti,
e la presenza potenziale
è ampia e ben distribuita sull’intero territorio
nazionale.